Io non sono uno spippolatore hardware, ne un programmatore degno di considerazione ma in quanto a storia dei videogame mi difendo molto bene, almeno fino al 1999 , in quanto oltre ad essere un ex giocatore iperincallito mi sono occupato per anni di recensire e catalogare giochi e vecchie console, più che farne recensioni mi piaceva scriverne la storia, trovare i programmatori, sapere cosa fanno oggi, a quali altri giochi hanno lavorato, trovare notizie curiose, remake del gioco ecc. che puntualmente pubblicavo su siti o riviste dedicati, ho curato anche un blog personale fino a qualche anno fa ma gli impegni me lo hanno fatto abbandonare. Visto che in questi giorni ci si diletta a riportare a galla vecchie glorie, vorrei portare alla vostra memoria un gioco che ancora oggi mi fa passare qualche domenica pomeriggio di puro divertimento, il gioco si chiama YOKAI YASHIKI (ghost house per l'occidente), creato appositamente e solo per MSX dalla Giapponese CASIO nel 1986 e migliorato graficamente dalla IREM per FAMICOM nel 1987. Assolutamente niente di nuovo o di rivoluzionario, la Casio prese Mario Bros, Pitfall, Goonies, Manic Miner (i piedoni erano un vero plagio), Kings Valley ed un altro paio di giochi, li shakerò per bene ed ottenne questo platform dal fascino tutto orientaleggiante, quello che davvero mi piaceva era proprio il fatto che fosse pernio di cultura Giapponese ed in alcuni casi mi era difficile comprendere il significato di alcuni oggetti o simboli, inoltre era maledettamente giocabile, bei colori , tanta azione e qualche rompicapo....erano gli anni in cui i platform orientali invadevano le sale giochi e la concorrenza sui computer e console era spietata, il livello era altissimo e bastava poco per rimetterci un sacco di soldi da parte degli sviluppatori.
La storia è semplice, bisogna disinfestare una casa piena di spettri (originali del folklore Giapponese) , accendendogli una torcia in faccia
Pensate che all'epoca fu considerato un gioco HORROR ed era vietato ai minori in molte regioni del Giappone, il gioco non è mai uscito dal Giappone ed è arrivato in Italia solo grazie a copie pirata o importate nonostante non vi fosse praticamente alcunchè di scritte in giapponese se non il titolo e lo slag finale, nonostante questo uno sfegatato NINTENDIANO dal nome KING MIKE, ha creato una patch solo per tradurre il gioco dal giapponese all'inglese su Nintendo.