Grafica o Gameplay?

Sanderrecord 1983 2021 Follie News Msx News

Eh già….quello che vediamo nell’immagine è proprio PACMAN per MSX….e no...non voglio farne una recensione.

Qualcuno si è mai accorto che la grafica fosse leggermente diversa da quella dell’arcade? O magari anche Galaga era appena appena differente e vi assicuro che ai miei tempi erano davvero pochi quelli che ne facevano una questione grafica, anzi...nessuno! Il perché è molto semplice, quello che conta in questi giochi è il GAMEPLAY, ovvero mantengono la stessissima giocabilità dell’originale e più o meno restano fedeli graficamente, i ragazzi tutto ciò che volevano era PACMAN sul computer di casa...e questo era già un sogno.

I primi giochi MSX nel 1983 erano davvero semplici, graficamente spartani e ripetitivi, pochi livelli e concept basilari ma una grande maggioranza di questi nessuno riesce a dimenticarli, quelli usciti nel 90 o 91 invece erano pomposi, ricchi di grafica, spremevano gli msx fino a farli scoppiare ma già ricordarne qualcuno si fa davvero fatica eppure ne sono usciti pochissimi….La verità è che dietro un capolavoro c’è l’emozione del momento, il genio della creatività e un concetto semplice ma diabolicamente attraente. Pacman ovunque lo si vada a convertire deve rimanere Pacman, il più fedele possibile all’arcade ma senza mostrare nessuna potenza della macchina che lo ospita, tutto deve rimanere tale e quale, per quale assurdo motivo Pacman su PS5 dovrebbe avere i fantasmini in 4K e gli intermezzi con lunghi filmati interpretati da attori famosi? Lo abbiamo visto con PACMANIA, ha venduto un milionesimo di fronte al suo Papà eppure era 3D, era pomposo, aveva le vocine, le musiche con i bassi che spaccano….

Il concept, è quello che conta, la grafica quando c’è il concept nemmeno la guardi, ce lo ha dimostrato Alexey Pajitnov nel 1984, quando già il virus “grafica pomposa” si stava diffondendo nelle vene di tutte le software house del pianeta.

E’ vero, i videogiochi si sono evoluti spesso senza cambiare macchina, solo perché i programmatori con il passare degli anni prendevano la mano, si scoprivano nuove capacità della macchina stessa, ci si investivano più soldi….ma è questo quello che davvero decreta il successo di un gioco? Pretendere sempre di stupire graficamente? Ci sono state conversioni davvero da schifo nel corso degli anni ma mantenevano la giocabilità invariata e non se ne è accorto nessuno della grafica di m….al contrario la OCEAN sfornava una porcheria dietro l’altra pensando che la grafica avrebbe fatto vendere i suoi giochi.

Con questo vorrei invitare a riflettere tutti i giovani sviluppatori indipendenti, concentratevi sul divertimento, non sulla grafica, i videogiochi sono come i video di Youtube, il loro successo dipende da quanto tempo rimani a guardarne uno non da quanto ti stupiscano le immagini.

Nella vita ci sono due tipi di emozioni, comprare l’ultimo Iphone o abbracciare un figlio o una madre….solo che nel primo caso l’emozione dura finché non scopri che è esattamente identico al modello precedente (in genere 5 minuti) e nel secondo caso l’emozione dura tutta la vita!

Ora vado che ho messo pausa all’ottavo livello di PACMAN e devo continuare.

 



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